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Il 25 maggio 2012 a Trieste è stato firmato dal Ministero dell’Ambiente l’accordo di programma per la bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Trieste.
L’accordo coinvolgerà la Regione, la Provincia, il Comune, L’Autorità Portuale di Trieste e l’Ezit (Ente Zona Industriale di Trieste) e sarà incentrato sull’analisi, la bonifica e la riqualificazione ambientale dell’area industriale, delle acque portuali e dell’arenile, in particolare di Muggia, comune confinante con la Slovenia.
Il sito contaminato di Trieste ha un’estensione di circa 500 ettari di territorio e 1.200 ettari di superficie marina, il suo inquinamento è dovuto alla presenza di zone industriali e discariche di rifiuti che hanno determinato una contaminazione del terreno da idrocarburi, metalli pesanti, diossine, furani, policlorobifenili (PCB), fitofarmaci, fenoli e amianto.
I Siti contaminati di Interesse Nazionale (SIT) sono individuati dal Ministero dell’Ambiente tenendo sulla base di alcuni criteri:
- aree di pregio particolare e aree tutelate;
- il superamento dei livelli di inquinamento del terreno e delle acque della Concentrazione Soglia di Rischio (CSR) producono un rischio ambientale e sanitario elevato, tale da richiedere la messa in sicurezza e la bonifica;
- un impatto socio economico considerevole derivante dall’inquinamento, associato alla minaccia per beni nazionali di interesse culturale e storico;
- gli interventi di bonifica devono interessare aree territoriali appartenenti a più Regioni.