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Per i lavoratori che sono stati esposti all’Amianto, anche in modo non professionale, la Regione Emilia Romagna ha istituito una serie di ambulatori dedicati a Bologna, Ferrara, Imola, Reggio Emilia, Modena e Piacenza.
Da Febbraio 2019 sono operative anche le sedi Ausl di Parma presso:
- Parma: via Vasari 13 – telefono 0521.396539
- Fidenza: Ospedale di Fidenza, via don Tincati 5 – telefono 0524.515706
- Langhirano: Casa della salute, via Roma 42/1 – telefono 0521.865354
Le strutture ricadono nel Piano Amianto regionale e hanno lo scopo di fornire, in modo gratuito, agli assistiti le informazioni per la definizione dell’entità dell’esposizione acquisita nell’arco della vita professionale del lavoratore e gli accertamenti sanitari post esposizione.
Estratto dal D.G.R. n. 1945/2017 della Regione Emilia Romagna (Istituzione presso i Dipartimenti di Sanità Pubblica di Ambulatori di Medicina del Lavoro (AMdL) per l’attuazione del programma regionale di assistenza informativa e sanitaria rivolto ai lavoratori ex esposti ad amianto – punto 6.2.3.2 del Piano Regionale Amianto).
Modalità di valutazione della pregressa esposizione ad amianto
“La metodologia proposta per la ricostruzione retrospettiva e la caratterizzazione di tutti i periodi di esposizione ad amianto è di tipo quantitativo ed è quella proposta nel Documento Programmatico conclusivo del Progetto CCM Min. Salute 2012 “Sperimentazione e validazione di un Protocollo di Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto, ai sensi dell’art. 259 D.Lgs. 81/08”.
Il metodo per la ricostruzione della pregressa esposizione e per la valutazione su base individuale del grado di esposizione professionale ad amianto prevede, in sintesi, l’utilizzo di un questionario con schede lavoro specifiche che consentono, in modo strutturato e per tutte le attività lavorative svolte con esposizione diretta od indiretta ad amianto, di rilevare le principali informazioni utili, quali, ad esempio, la tipologia di materiali utilizzati, il loro contenuto di fibre, il grado di friabilità, insieme ai fattori che possono modulare l’esposizione.
Il risultato ottenuto è un valore numerico che rappresenta la stima di esposizione cumulativa ad amianto su base individuale, calcolata attraverso apposito algoritmo che, per ciascun periodo lavorativo a rischio, integra il contributo dei diversi determinanti di esposizione con le relative variabili temporali, e per il quale il riferimento è il valore limite di esposizione professionale per le fibre di amianto fissato dal D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii. in 0,1 fibre per centimetro cubo di aria”.