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Arriva da Legambiente Molise la sconcertante denuncia sulla presenza massiccia di amianto nella regione.
Si legge nel documento-denuncia di Legambiente: “Secondo la “mappatura delle zone di territorio molisano caratterizzate dalla presenza di amianto, realizzata dall’ ARPA Molise relativa al 30 maggio 2006, su 743 edifici censiti (tra pubblici e privati) si è accertata la presenza di amianto in 666 siti (ben il 90%), 71 immobili sono stati bonificati nell’arco temporale che va dal 2003 alla data di chiusura della mappatura, e su 6 analisi effettuate relative ad un numero uguale di manufatti non è stata rilevata la presenza di fibre di asbesto“.
Dati più che preoccupanti, dunque; e pure non aggiornati. L’allarme si fa ancora più pressante alla luce dei casi già conclamati di cattiva gestione del pericoloso materiale-killer, come ad esempio la porcilaia di Selva Piana, che a distanza di anni dalla sua chiusura e nonostante l’esplicita presenza di amianto nella sua struttura non è stata ancora bonificata. E a Campobasso, capoluogo della regione, una canna fumaria di amianto è stata abbattuta non certo rispettando le regole di bonifica: a picconate!
A più di vent’anni dalla messa in mora dell’amianto, in Italia continua non solo a mancare un programma serio di bonifica, ma anche una cultura sulla pericolosità e nocività dell’eternit.