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Grazie all’analisi delle immagini pubblicate su Google Maps il Comune di Arcore è riuscito nell’arco di un anno di lavoro a mappare 220 coperture in eternit equivalenti a circa 100.000 metri quadrati di amianto.
La maggior parte degli edifici appartengono a capannoni industriali dismessi nell’area della ex Falck e della ex Gilera ma anche condomini, cascine e piccoli manufatti tipo box o abitazioni singole. Dove è stato possibile individuare i proprietari è stato loro recapitato un avviso per presentare l’auto denuncia con la notifica di presenza di amianto.
I base ai dati pubblicati dalla Regione Lombardia nella Relazione Amianto Anno 2012, a febbraio 2013 sono stati rilevati quasi 86 mila strutture pubbliche e private con presenza di amianto di cui circa il 4% composti da amianto friabile, per un totale di quasi due milioni di metri cubi di materiale contenente amianto.
Proprio con la deliberazione n° IX / 3913 del 6 agosto 2012 la Regione Lombardia ha avviato una campagna di censimento dell’amianto con l’ausilio delle comunicazioni da parte dei proprietari dei manufatti, a cura dei Comuni in collaborazione con le ASL.
Inoltre nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 50 del 9 dicembre 2008 è pubblicato il Protocollo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto utile per procedere al risk assessment dell’immobile per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in eternit e quindi delle azioni di bonifica o di monitoraggio da adottare.
Il protocollo elabora un “Indice di degrado” per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto (ID) attraverso:
A) Grado di consistenza del materiale (da valutare con tempo a- sciutto, utilizzando una pinza da meccanici o attrezzo simile) si assegna il valore:
- 1 – se un angolo flesso con una pinza si rompe nettamente con suono secco
- 2 – se la rottura è facile, sfrangiata, con un suono sordo
B) Presenza di fessurazioni/sfaldamenti/crepe, si assegna il valore:
- 0 – se assenti
- 2 – se rare
- 3 – se numerose
C) Presenza di stalattiti ai punti di gocciolamento, si assegna il valore:
- 0 – se assenti
- 3 – se presenti
D) Friabilità /sgretolamento, si dà il valore:
- 1 – se i fasci di fibre sono inglobati completamente
- 2 – se i fasci di fibre sono inglobati solo parzialmente
- 3 – se i fasci di fibre sono facilmente asportabili
E) Ventilazione, si assegna il valore:
- 1 – la copertura non si trova in prossimita` di bocchette di ventilazione o flussi d’aria
- 2 – la copertura si trova in prossimita` di bocchette di ventilazione o flussi d’aria
F) Luogo di vita/lavoro, si assegna il valore:
- 1 – copertura non visibile dal sotto (presenza di controsoffitto e/o soletta)
- 2 – copertura a vista dall’interno
G) Distanza da finestre/balconi/terrazze, si assegna il valore:
- 1 – se la copertura e` distante piu` di 5 m. da finestre/terrazze/bal- coni
- 2 – se vi sono finestre/terrazze/balconi prospicenti ed attigue
H) Aree sensibili, si assegna il valore:
- 1 – assenza, nel raggio di 300 m, di aree scolastiche/luoghi di cura
- 3 – vicinanza ad aree scolastiche/luoghi di cura
I) Vetustà (in anni) fattore moltiplicatore, si assegna il valore:
- 2 – se la copertura e` stata installata dopo il 1990
- 3 – se la copertura e` stata installata tra il 1980 e il 1990
- 4 – se la copertura e` installata prima del 1980
Nel caso sia difficoltoso risalire alla vetustà della copertura in cemento amianto si farà riferimento alla data di realizzazione dell’edificio.
ID = (A + B + C + D + E + F + G + H) x I (vetustà )
Risultato:
- ID inferiore o uguale a 25: nessun intervento di bonifica. E`prevista la rivalutazione dell’indice di degrado con frequenza biennale;
- ID compreso tra 25 e 44: esecuzione della bonifica entro 3 anni;
- ID uguale o maggiore a 45: rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi.
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