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Sono i medici e i ricercatori italiani che hanno acceso la speranza per i malati (attuali e, purtroppo, ancora i tanti ignari che lo svilupperanno in futuro) di mesotelioma pleurico. E’ stato infatti sviluppato un farmaco in grado di aggredire dall’interno le cellule maligne, in pratica soffocandole.
E mentre il picco dei malati s’attende nel periodo 2015 – 2020, la MolMed guidata dal genetista Claudio Bordignon ha sviluppato questo nuovo farmaco biologico che di fatto impedisce l’irrorazione di sangue alla cellule tumorali, e solo a quelle. Il farmaco è ancora in fase sperimentale, ma i risultati sono incoraggianti.
La FDA, l’Agenzia del farmaco americana, ha dato via libera a una corsia preferenziale per il passaggio alla fase III della sperimentazione: il mondo ha fretta di arrivare a una soluzione per questa terribile malattia che, è bene sempre ricordarlo, deriva dall’esposizione all’amianto, che inalato scatena questa tipologia di tumore tra i 20 e i 40 anni dopo l’esposizione alle fibre del materiale-killer.
L’amianto è stato usato senza particolari precauzione praticamente ovunque, dalle coperture delle abitazioni ai ferodi dei freni delle auto, dai cassoni dell’acqua agli strati isolanti di navi e treni. Dopo i divieti, arrivati dagli anni ’70, gli epistemiologi calcolarono il picco di malati di mesotelioma come in arrivo per la metà degli anni 2000, ma invece l’icidenza dei malati continua ad aumentare.
E ora arriva la NGR-hTNF, la molecola che sta per essere sperimentata si 400 pazienti umani in tutto il mondo, fra cui in Italia: San Raffaele di Milano, università di Torino, Istituto dei tumori di Genova, il Centro oncologico di Aviano, gli ospedali di Padova, Parma, Como, Rho, Monza e Casale Monferrato.
Nel frattempo c’è solo una cosa che possiamo fare: in caso di dubbio, di qualsiasi dubbio, conviene far intervenire aziende specializzate – come Romana Ambiente – per verificare se effettivamente è presente amianto nei materiali di casa nostra, o dei nostri edifici industriali, e provvedere all’immediato smaltimento così come previsto dalla legge e come suggerito dal buon senso.