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Roma, gennaio, 2011 – Il Parlamento Europeo ha approvato la revisione della Direttiva sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) che fissa al 2016 il rapporto tra raccolta e recupero e elettrodomestici immessi nel mercato al 45%. Dopo tale data e entro il 2019 la quantità passerà a 65 tonnellate di rifiuto raccolto ogni 100 tonnellate di RAEE venduti.
Se questi traguardi sono raggiungibili per gli elettrodomestici, nel caso degli impianti fotovoltaici pongono molte perplessità in quanto la vita utile di pannelli varia dai 20 a 30 anni, mentre il loro peso è sensibilmente maggiore, circa 50 chili di moduli per ogni kW installato. Questi parametri renderebbero irrealizzabili gli obiettivi della Direttiva RAEE.
Grazie all’adozione nel nostro Paese del Conto Energia, in questi ultimi anni il trend di installazione di impianti fotovoltaici è in continua ascesa tanto che nel 2011 l’Italia è risultata prima nella speciale classifica (fonte: Ihs iSuppli Market Brief) della potenza installata con 6,9 milioni di chilowatt contro i 2,7 della Germania, seguono gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e la Francia.
Si stima che nel nostro Paese siano presenti oltre 52 milioni di moduli fotovoltaici in funzione.
Il Quarto Conto Energia pone però anche una particolare attenzione allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici giunti a fine vita operativa, il Decreto obbliga i soggetti responsabili degli impianti che saranno operativi al 30 giugno 2012 a aderire a un sistema o consorzio europeo di recupero dei materiali contenuti nei moduli fotovoltaici (plastica, silicio, alluminio e vetro) e del corretto smaltimento del rifiuto non riciclabile.