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Roma, 19 giugno 2013. Viene presentato stamane a Palazzo Valentini il “Rapporto Rifiuti Urbani 2013” condotto dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in collaborazione con le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) e le APPA (Agenzie Provinciali per la Protezione dell’Ambiente).
Intervengono all’evento:
- Andrea Orlando (Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)
- Umberto Postiglione (Commissario Straordinario Provincia di Roma)
- Stefano Laporta (Direttore Generale ISPRA) (Risultati del Rapporto sui rifiuti urbani)
- Carlo Emanuele Pepe (Direttore Generale ARPAV) (La gestione dei rifiuti nella Regione Veneto)
- Nicola Conficoni (Assessore all’Ambiente Comune di Pordenone) (La gestione dei rifiuti nel Comune di Pordenone)
- Tavola Rotonda con Danilo Bonato (Presidente del Centro di Coordinamento RAEE), Alessandro Canovai (Presidente del Consorzio Italiano Compostatori, Roberto De Santis (Presidente del CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi), Daniele Fortini (Presidente di Federambiente), Monica Cerroni (Presidente di FISE Assoambiente), Filippo Bernocchi (Delegato alle politiche dell’energia e dei rifiuti dell’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani)
- le Conclusioni saranno affidate a Marco Flavio Cirillo (Sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)
Significativi i dati sulla contrazione della produzione di rifiuti urbani negli ultimi due anni: il 7,7 % in meno che in termini di peso ammontano due milioni e mezzo di tonnellate. Desta impressione il trend: meno 1,1 milioni di tonnellate nel 2011 (-3,4% rispetto al 2010) e 1,4 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2012 (-4,5% rispetto al 2011).
Questa riduzione è un segnale della forte sofferenza dei consumi a livello nazionale ma l’ISPRA aggiunge altri elementi positivi di lettura dei dati:
a) la crescita di sistemi di raccolta differenziata porta a porta che hanno scoraggiato lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati;
b) la riduzione della quota di rifiuti assimilati agli urbani dovuta alla crescita di aziende private specializzate nella raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali;
c) riduzione dei rifiuti per azioni di politica e gestione dei rifiuti messe in atto dalle amministrazioni regionali o sub-regionali.
La riduzione a livello pro capite di rifiuti si mantiene abbastanza costante segnando nel 2011 una media di 527 chilogrammi di rifiuto prodotto per abitante e nel 2012 una media di 504 chilogrammi, anche qui però lo studio invita a prendere in considerazione i dati emersi dal XV Censimento generale della popolazione e delle abitazioni che segnano un calo della popolazione residente di circa un milione e 200 mila unità negli anni 2010-2011.