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Si è svolta a Ferrara la sesta edizione di RemTech, il Salone sulla Bonifica dei siti contaminati e sulla riqualificazione del territorio. Il punto della situazione su un settore in cui in Italia c’è ancora tantissimo da fare. Materialmente e culturalmente.
Al RemTech 2012 – che s’è svolto a Ferrara dal 19 al 21 settembre – s’è fatto il punto sulle tante problematiche di un settore che ha tanti, troppi, “elementi grigi” a livello normativo.
E’ stato il Presidente dell’ISPRA, Bernardo De Bernardinis, che ha aperto i lavori del RemTech proprio ponendo l’accendo su quest’aspetto: ”Quello della bonifica dei siti contaminati è un problema complesso che necessita di elementi conoscitivi multidisciplinari perché le conseguenze della problematica dal punto di vista sociale e politico sono immediate. La manifestazione coniuga diversi importanti aspetti della contaminazione quali, ad esempio, la presenza di siti contaminati sulle coste, le problematiche connesse alla gestione e classificazione dei cumuli di rifiuti lungo le strade, il problema degli inerti e del loro smaltimento nei casi di emergenza”.
Ha continuato sulla stessa riga Alessandro Bratti, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti: ”Il nostro è un Paese ancora al palo per quanto riguarda le bonifiche dei siti contaminati. ”Dal lavoro sullo stato delle bonifiche, concluso insieme ad ISPRA, non risultano opere di risanamento vere e proprie, ma solo interventi parziali. Non che non esistano progetti, ma nessuno di questi è mai stato realizzato”.