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I produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) dal 1° gennaio 2011 saranno obbligati ad assumersi individualmente la responsabilità economica della raccolta e della relativa gestione dei rifiuti pericolosi da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) immesse sul mercato dalla data del 13 agosto 2005.
Tale indirizzo è contenuto nella Direttiva europea 98/2008/CE e fa parte di un più ampio sforzo per la riduzione generalizzata della produzione dei rifiuti attraverso la “responsabilità ampliata del produttore” al quale si trasferisce la gestione dei rifiuti elettici ed elettronici: ritiro e smaltimento del rifiuto pericoloso.
Il problema dei rifiuti pericolosi elettrici ed elettronici è legato in particolare al loro contenuto di metalli pesanti e altre sostanze pericolose come i PCB (policlorobifenili) contenuti nei trasformatori o come additivi per ritardanti di fiamma.
Questi rifiuti pericolosi vengono classificati nelle seguenti categorie di rifiuto (codici CER):
16.02.09 – Trasformatori e condensatori contenenti PCB
16.02.10 – Apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate diverse da quelle di cui alla voce 16.02.09
16.02.11 – Apparecchiature fuori uso contenenti CFC, HCFC, HFC
16.02.13 – Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 16.02.09 e 16.02.12
16.02.14 – Apparecchiature fuori uso diverse da quelli di cui alle voci 16.02.09 e 16.02.13
16.02.15 – Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
16.02.16 – Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16.02.15