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Da lunedì 3 marzo prossimo il SISTRI, sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, sarà obbligatorio anche per i produttori di rifiuti speciali pericolosi.
Sempre dal 3 marzo saranno soggetti al SISTRI anche i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Regione Campania, nonché le imprese che trasportano i rifiuti da esse stesse prodotti.
Questi obblighi sono previsti dall’articolo 11 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, come convertito con la legge 125/2013 che nel limitare il SISTRI ai soli rifiuti speciali pericolosi ha previsto una partenza del sistema telematico in due fasi:
- dal 1° ottobre 2013, per le imprese che raccolgono e trasportano i rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale e per gli enti e le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero e smaltimento di detti rifiuti (compresi i nuovi produttori e coloro che svolgono operazioni di intermediazione e commercio);
- dal 3 marzo 2014, per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, nonché per i Comuni e le imprese di trasporto di rifiuti urbani della Regione Campania.
L’obbligo di utilizzare il SISTRI, con il relativo adempimento dell’iscrizione al sistema e dell’utilizzo della chiavetta USB e della black-box, non sarà tuttavia sanzionato per tutto il corrente anno 2014.
Nella seduta del 26 febbraio è stato convertito in legge dal Senato l’emendamento al cd. “Milleproroghe” che rinvia il termine iniziale per l’applicazione delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto degli adempimenti SISTRI, dal 1° agosto 2014 al 1° gennaio 2015.
Di conseguenza fino a quella data continua il sistema del “doppio binario” per cui tutte le movimentazioni di rifiuti pericolosi devono essere effettuate sia sulla scorta della sistema telematico e della scheda SISTRI, sia con il formulario cartaceo ed il relativo registro di carico e scarico (modifica al comma 3-bis, art. 11, legge 125/2013).