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L’Associazione Ligure Produttori Apistici e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino organizzano a Lavagna sabato 8 febbraio, una giornata di studio dedicata alla biologia e alla lotta della Vespa velutina (Vespa velutina nigrithorax), un calabrone infestante di origine asiatica che sta creando serie preoccupazioni per la produzione di miele in Liguria.
La Vespa velutina è un pericoloso predatore di api e di insetti ma può provocare danni anche ai frutteti, in Europa è stata introdotta dalla Cina agli inizi del 2004 nel sud-ovest della Francia dove poi si è rapidamente diffusa, in Italia nel 2013 ha iniziato a destare le prime preoccupazioni nel nord-ovest.
Può essere identificata con facilità perchè rispetto alle altre vespe di grossa taglia (Vespa crabro) ha un colore marrone scuro e solo il quarto segmento dell’addome si presenta giallo arancio, particolari sono i nidi che sono sferici o ovali e possono raggiungere anche notevoli dimensioni se sono posti su alberi di alto fusto, sono stati ritrovati in Francia nidi di 1 metro di altezza e 80 centimetri di diametro.
L’habitat della Vespa velutina è prevalentemente quello boschivo ma sono sempre maggiori le segnalazioni di nidi nelle zone suburbane, il metodo di lotta principale in Francia si basa sulla disinfestazione delle colonie di vespe attraverso la distruzione dei nidi e l’uso di trappole selettive.
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