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Amsterdam, gennaio 2012. Un gruppo di ricercatori della Wageningen University (Olanda), coordinati da Niels Verhulst, è arrivata a una nuova correlazione tra le punture di zanzare e le diverse tipologie di pelle.
E’ infatti comune l’idea, confortata dalla tradizione popolare, che le zanzare siano attirate dal “sangue dolce” e/o da particolari profumazioni che irroriamo sul nostro corpo. Potrebbe essere non del tutto vero. Almeno per le zanzare anofele, la pericolissima specie di questo molesto insetto responsabile della trasmissione della malaria, terribile malattia diffusa ovunque e non solo, come spesso si crede, solo nei paesi tropicali.
Secondo la recente ricerca dell’università olandese, pubblicata su PlosOne, le zanzare anofele preferiscono le persone che ospitano una varietà maggiore di microrganismi; in particolare, se sulla cute sono presenti particolari batteri, i composti da essi emessi potrebbero addirittura scoraggiare le zanzare dall’avvicinarsi alla persona, costituendo di fatto una barriera naturale alle punture.
Seppure non affetto da malaria, il calciatore Ronaldo è ancora ricoverato in Brasile proprio per le conseguenze della puntura di una zanzara, che lo ha assalito durante la notte di Capodanno.
Aspettando metodi ”ad personam”, non resta che prevenire per tempo i pericoli delle zanzare provvedendo all’opportuna disinfestazione delle aree in cui si riproducono e dimorano.