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studio recupero energetico rifiuti

 

Il “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia” 2014 nasce dalla volontà di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Federambiente (Associazione Italiana Servizi Pubblici Igiene Ambientale) di rendere pubblici una serie di importanti dati relativi alla gestione integrata dei rifiuti e in particolare alla parte che riguarda il recupero energetico da rifiuti urbani proveniente dallo smaltimento e trattamento negli impianti di termovalorizzazione.

 

 

Lo studio pubblicato a Dicembre 2014 analizza i dati disponibili nell’anno 2013 raccolti grazie alle informazioni trasmesse dai gestori degli impianti, le conclusioni del Rapporto sono:

  •  Al 31 dicembre 2013 in Italia sono operativi 45 impianti (costituiti da 88 linee) destinati al trattamento di rifiuti urbani, con una capacità nominale totale di circa 21.970 tonnellate/giorno.
  • Una parte consistente degli impianti censiti (21 su 45) presenta una capacità di trattamento piuttosto ridotta, non superiore alle 300 tonnellate/giorno. La capacità nominale media di trattamento totale su base annua risulta di circa 161.000 tonnellate di rifiuti, corrispondenti a quasi 490 tonnellate/giorno.
  • L’apparecchiatura di trattamento termico maggiormente adottata è costituita dai combustori a griglia che rappresentano l’84% per numero di linee installate e l’87% in termini di capacità nominale di trattamento. Il resto è composto dalla tecnologia a letto fluido (10 linee) e quella a tamburo rotante (4 linee).
  • Il recupero energetico viene effettuato nella totalità degli impianti e prevede in tutti i casi la produzione di energia elettrica con produzione combinata di elettricità e calore (su base principalmente stagionale) e riguarda solo 13 impianti, tutti situati nel Nord Italia. La potenza elettrica installata è pari a circa 848 MW.
  • Il trattamento dei fumi, finalizzato alla rimozione delle polveri e dei gas acidi, viene effettuato principalmente tramite il sistema “a secco” e quelli di tipo “multistadio”, adottati rispettivamente in 43 e 37 delle 88 linee di trattamento complessive; il sistema a secco rimane prioritario, con il 58,4%, anche in termini di capacità di trattamento. Le rimanenti 8 linee sono interessate dal sistema a semisecco.
  • Il sistema di controllo degli ossidi di azoto maggiormente adottato è quello a riduzione selettiva non catalitica (SCNR) all’interno del generatore di vapore, mentre i sistemi di riduzione catalitica (SCR) prevalgono in termini di capacità di trattamento. I sistemi combinati SNCR + SCR sono adottati in 14 linee per una capacità di trattamento pari al 24%. L’ammoniaca viene rilevata al camino nella maggior parte degli impianti e in almeno 39 impianti tale inquinante è oggetto di monitoraggio in continuo.
  • La rimozione dei microinquinanti organici ed inorganici viene effettuata prevalentemente con adsorbimento su carboni attivi, di norma iniettati assieme al reagente alcalino. La rilevazione di tali inquinanti viene fatta tramite campionamento periodico. In base ai dati raccolti almeno 16 impianti effettuano il monitoraggio in continuo del mercurio, 25 impianti effettuano il campionamento in continuo delle diossine, la cui determinazione analitica viene sovente effettuata con frequenze molto superiori a quelle minime previste dalla normativa. 30 impianti effettuano rilevazioni periodiche dei PCB.
  • Tutti gli impianti rispettano i valori limite di emissioni in atmosfera fissati dalla normativa per gli impianti di incenerimento, talvolta anche più restrittivi, sebbene 17 impianti risultino autorizzati come impianti di coincenerimento.
  • I rifiuti trattati nel 2013 sono stati circa 5,81 milioni di tonnellate (+67% rispetto ai livelli del 2003). I rifiuti trattati sono costituiti da Rifiuti Urbani indifferenziati (44%) e da flussi da essi derivati (frazione secca e CSS – 49%) e, in misura minore, da Rifiuti Speciali (7%), che comprendono anche i Rifiuti Sanitari (Pericolosi e Non Pericolosi) e le biomasse.
  • La produzione di energia elettrica ha raggiunto i 4.193 GWh, con un incremento del 32% rispetto al 2009, mentre la produzione di energia termica è stata di 1.508 GWh, con un aumento del 56% rispetto al 2009.
  • Dal trattamento termico dei rifiuti sono state prodotte nel 2013 circa 993 mila tonnellate di scorie e oltre 389 mila tonnellate di residui da trattamento dei fumi. L’82% delle scorie vengono recuperate al contrario dei residui che sono principalmente conferiti in discarica.

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