Derattizzazione
Derattizzazione e controllo Topi e Ratti
La moderna derattizzazione si fonda sull’applicazione di una strategia integrata, basata sull’attuazione sinergica di varie tecniche e in primo luogo su una completa ed efficace opera di prevenzione, senza la quale i soli interventi di controllo diretti non consentono di ottenere risultati efficaci.
La derattizzazione viene condotta con tecniche differenti in relazione al contesto in cui si opera, sempre coadiuvati da un monitoraggio attento e capillare.
Il programma di derattizzazione inizia sempre con un’ispezione generale del sito (civile o industriale) eseguita sia nelle aree interne che in quelle interne che consente di rilevare i principali ricoveri, fonti alimentari ed opportunità di ingresso per le varie specie.
Una volta messi in atto i provvedimenti volti a conseguire la riduzione dell’opportunità di ingresso ed a ridurre le opportunità di ricovero e le risorse alimentari nell’ambiente, è comunque necessario prevedere l’esecuzione di interventi di controllo diretti con lo scopo di ridurre la consistenza numerica della popolazione bersaglio nelle aree interne e in quelle esterne del sito.
La scelta della tecnica da impiegare è generalmente focalizzata su due opzioni principali:
- dispositivi di cattura singola o multipla, comunemente denominati “trappole”, che comprendono sia i dispositivi meccanici sia le tavolette collanti;
- esche rodenticide, nella quasi totalità dei casi a base di principi attivi anticoagulanti, racchiuse all’interno di appositi contenitori protettivi, denominati “contenitori di esca”.
Se hai un problema inerente le derattizzazione e desideri informazioni compila il form qui sotto, puoi allegare anche una foto o un altro tipo di documento che ci permetterà di valutare meglio le tue esigenze e il tipo di intervento.
* Campi obbligatori
Nell’ambito della problematica dei parassiti presenti all’interno delle attività industriali (industrie farmaceutiche e industrie alimentari), Grande Distribuzione Organizzata (GDO), aziende della ristorazione (bar e ristoranti), settore alberghiero e civili, i Muridi (Topi) rappresentano una delle principali avversità da fronteggiare.
Le implicazioni negative connesse con la presenza dei Topi negli insediamenti umani sono numerose e vanno dal semplice fastidio che può provocare la visione di individui in attività, fino alla possibilità di trasmissione di malattie anche gravi.
Nell’industria alimentare e farmaceutica il rischio maggiore è costituito dal fatto che Ratti e Topi possono infestare gli alimenti indirettamente con il loro peli o escrementi o direttamente finendo essi stessi nella produzione.
Sia i Ratti che i Topi possono inoltre danneggiare strutture di vario tipo, come mobili, porte e pannelli dalle più disparate caratteristiche costruttive, benché i danni di maggiore rilevanza siano solitamente quelli prodotti dalle erosioni a carico di cavi elettrici o telefonici, danni che rischiano di rendere inservibili le apparecchiature o provocare corto-circuiti.
Benché diverse specie di Roditori possano essere rinvenute nelle immediate adiacenze od all’interno degli edifici situati nelle aree periferiche o suburbane, quelle potenzialmente in grado di dare luogo ad infestazioni significative sono tre:
- Topo domestico (Mus musculus)
- Ratto nero o dei tetti (Rattus rattus)
- Ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus)
Topo Domestico (Mus musculus)
Il “topo domestico” è di piccole dimensioni che variano intorno ai 6-10 centimetri senza coda, vive generalmente nei magazzini, ambienti civili, nelle coibentazioni e nel poliuretano espanso, di colore grigiastro sul dorso mentre più chiaro sui fianchi. Ottimo arrampicatore raggiunge la maturità dopo 6 settimane, mentre la gestazione dura circa 22 giorni e i nati, in media 4-6 fino a 12, per 3-4 parti all’anno. Si muove per pochi metri quadri, si nutre generalmente di alimenti granivori ma si adatta con facilità ad ogni tipo di substrato alimentare.
Ratto Grigio o Ratto delle Fogne (Rattus norvegicus)
Comunemente chiamato “ratto grigio“, “topo delle fogne” o “topo delle chiavichette” è la specie più pericolosa, come potenziale vettore di malattie. Uno dei principali motivi che ne facilita la moltiplicazione e la pericolosità è l’ampia rete fognaria e gli accumuli indiscriminati di rifiuti. Lungo circa 17-25 centimetri con altrettanti 25 centimetri di coda, è tra i topi più grossi e si possono rinvenire individui che superano i 500 grammi di peso. Il Rattus norvegicus è in grado di nuotare molto bene e preferisce climi più freddi, scava delle gallerie sotto terra per fare il nido anche al di sotto dei cinquanta centimetri. Ricerca il cibo sia lungo i muri degli edifici che tra le erbe di prati incolti. Raggiunge la maturità sessuale a due mesi, ha una gestazione di circa 23-24 giorni e nascono di solito 5-12 esemplari, per circa sette parti all’anno. Considerato animale onnivoro predilige cibi di origine animale, anche se in via di decomposizione e spesso si insedia negli allevamenti di pollame o conigli uccidendone i piccoli.
Ratto Nero o Ratto dei Tetti (Rattus rattus)
Comunemente chiamato “ratto nero” o “ratto dei tetti“, misura circa 21 centimetri e la coda misura circa 23-24 centimetri, è in grado di sopravvivere alcuni anni, raggiunge la maturità sessuale dopo circa undici settimane. Ha una gestazione di circa ventiquattro giorni e nascono di solito dai cinque ai dieci nuovi individui. Ogni femmina di Ratto Nero può avere sino a sei parti all’anno. Abile arrampicatore si rinviene nei granai, nei sottotetti e nei magazzini onnivoro per natura è capace di nutrirsi di frutta, noci, nocciole, cortecce di piante diverse e a volte di nidiacei.