La disinfestazione degli insetti alati con le trappole elettroinsetticide con piastre al collante
La disinfestazioni da mosche, moscerini, tafani, vespe, calabroni e altri insetti alati viene effettuata con trappole a tubi fluorescenti a luce ultravioletta (invisibile all’occhio umano) sfruttando il richiamo che queste radiazioni hanno sugli insetti.
Inizialmente l’uccisione dell’insetto avveniva con una griglia elettrificata, sostituita poi per motivi igienici negli stabilimenti alimentari da piastre al collante.
L’attrazione avviene anche per il colore (giallo o nero) della piastra e le sostanze paraferomiche impregnate nella colla.
Esistono trappole resistenti all’umidità e con grado di protezione industriale IP65 particolarmente indicate per l’industria alimentare e farmaceutica con tubi Shutter Proof Glass che in caso di esplosione impediscono lo spargimento dei frammenti di vetro nell’area circostante.
I moderni tubi fluorescenti hanno il vantaggio di avere uno spettro luminoso molto ampio, grazie al quale possono essere regolati in base al tipo di insetto modificando la composizione del rivestimento di fosforo all’interno del vetro responsabile della produzione della luce visibile e della luce ultravioletta.
La radiazione ultravioletta si compone di tre bande: A, B e C (UV-A, UV-B e UV-C) ma solo lo spettro AV-A è attrattivo per l’insetto ma non solo, concorrono all’attrazione dell’infestante fattori come la specie, il sesso, la composizione dell’occhio e l’età degli insetti.
Per molto tempo i composti principali dei tubi sono stati il Silicato di Bario, il Piombo e il Mercurio, la Direttiva sulla Restrizione alle Sostanze Pericolose – RoHS (e di conseguenza la direttiva Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE) però ha imposto alle ditte costruttrici una revisione progettuale per i tubi per la diminuzione dell’impatto ambientale.
Attualmente i tubi UV-A di moderna generazione contengono solo una minima parte di mercurio rispetto ai precedenti, circa 10 volte in meno, mentre per quanto riguarda il piombo è stato eliminato completamente grazie a particolari tecniche costruttive e all’adozione di un nuovo tipo di fosforo che non necessita per il funzionamento di essere combinato con il piombo stesso, soddisfacendo la direttiva RoHS.
Anche se l’impatto ambientale dei tubi per trappole elettroinsetticide risulta inferiore, questi devono essere trattati come rifiuti pericolosi nella raccolta, trasporto e smaltimento assegnando loro il Codice CER 20 01 21.